
Dopo l’udienza con il Papa, i ministri che hanno partecipato al G7 Disabilità e Inclusione, svoltosi ad Assisi e Solfagnano nei giorni scorsi, hanno visitato il museo storico della Radio Vaticana, nella palazzina Marconi. Accogliendo la delegazione guidata dal ministro italiano per le disabilità, Alessandra Locatelli, il prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, ha augurato ai ministri di continuare a lavorare insieme «per un futuro in cui ogni persona, indipendentemente dalle proprie abilità, possa sentirsi parte integrante della comunità perché solo così potremo veramente realizzare il sogno di una società in cui nessuno sia escluso». Ruffini ha ricordato che come quasi cento anni fa con la nascita di Radio Vaticana — grazie all’ingegno di Guglielmo Marconi — anche oggi la Santa Sede mette la tecnologia al servizio di una comunicazione che superi ogni tipo di barriera. Ha così ricordato il progetto “Nessuno Escluso” per la Lingua dei Segni e la App “Vatican for all”, realizzati negli ultimi anni.
La visita al museo nei Giardini Vaticani è stata corredata da una colazione offerta dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e preparata dai ragazzi della “Locanda dei Girasoli”, un servizio di catering che coniuga l’attenzione per la cucina di qualità con l’inclusione lavorativa di giovani con sindrome di Down e altre disabilità cognitive. All’evento è intervenuto anche l’arcivescovo Erio Castellucci, vicepresidente della Cei, e suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale della Cei per la pastorale delle persone con disabilità e consultore del Dicastero per la Comunicazione, che ha partecipato ai lavori del summit in Umbria. Castellucci e Donatello hanno ringraziato i ministri per l’impegno nel mettere — per la prima volta nella storia del G7 — il tema della disabilità e dell’inclusione al centro dell’agenda internazionale.