· Città del Vaticano ·

Cechov e il lettore-giudice

 Cechov e il lettore-giudice  QUO-235
16 ottobre 2024
Quando la sezione letteraria dell’Accademia delle Scienze di Pietroburgo assegnò all’unanimità il premio Puskin ad Anton Cechov per la raccolta Nel crepuscolo, lo scrittore dichiarò: «Sono felice come un uomo innamorato». Dal quel giorno, riferiscono le cronache del tempo, cominciò a essere conteso dai vari gruppi letterari di Mosca. Tuttavia il drammaturgo, non accettando etichette, prese le distanze da ogni tendenza e da ogni movimento. «Temo coloro che cercando di leggere tra le righe dei miei lavori vogliono caparbiamente vedere in me un liberale o un conservatore — affermò —. Non sono né un liberale né un conservatore, né un evoluzionista né un monaco né un indifferente. Vorrei essere un artista libero e basta, e mi dispiace che Dio non me ne ...

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