· Città del Vaticano ·

Nell’ultimo libro di Giorgio Agamben

C’è un resto di Dio

 C’è un  resto di Dio  QUO-233
14 ottobre 2024
In questi anni la filosofia prova un bisogno lacerante di parlare di Dio. Lo dimostra anche l’ultimo libro di Giorgio Agamben, La lingua che resta. Il tempo, la storia, il linguaggio (Torino, Einaudi, 2024, pagine 150, euro 18.50 euro), che per molti aspetti è un testo di teologia. Si tratta di una raccolta di scritti, collegati soprattutto dall’identità del punto di vista dell’autore, molto chiaro e strutturato. Lucidissimo il primo saggio, dedicato alla storia vista nelle sue due nature, non componibili, di fatti accaduti e di loro narrazione. Secondo Agamben proprio «la storia è diventata il cavallo di Troia attraverso il quale la teologia è penetrata nella cittadella della ragione». Con notevole senso d’ironia aggiunge che quando i lumi si impossessarono della filologia, creazione dal monaco ...

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