Una donna su cinque è stata vittima di violenza sessuale o stupro prima dei 18 anni nell’Africa subsahariana. Secondo l’Unicef, che per la prima volta ha pubblicato uno studio approfondito che raccoglie dati nazionali e indagini internazionali tra il 2010 e il 2022, in questa vasta regione del mondo più di 79 milioni di donne sono state vittime di stupri. «La violenza sessuale contro i bambini — ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell — è una macchia sulla nostra coscienza morale». Dello stesso avviso anche Nankali Maksud, specialista Unicef in violenza contro i bambini, con sede a Nairobi, che definisce «terrificante» quanto avviene nell’Africa subsahariana e nel mondo; «si tratta di generazioni di traumi» con conseguenze importanti per lo sviluppo.
Ampi studi dimostrano che i bambini che subiscono violenza sessuale hanno maggiori probabilità di subire abusi ripetuti. L’attuazione di interventi mirati durante l’adolescenza — secondo l’Unicef — è fondamentale per interrompere questo ciclo e mitigare gli impatti di tale trauma a lungo termine. Questi dati allarmanti, purtroppo, mostrano che la violenza sessuale contro i bambini è pervasiva e supera i confini geografici, culturali ed economici. In tutto il mondo, secondo le stime dell’organizzazione, 375 milioni di ragazze e donne hanno subito violenza: 79 milioni nell’Africa subsahariana, 75 milioni nell’Asia orientale e sudorientale, 73 milioni nell’Asia centrale e meridionale, 68 milioni in Europa e Nord America, 45 milioni in America Latina e Caraibi, 29 milioni in Nord Africa e Asia occidentale e 6 milioni in Oceania. (francesco ricupero)