
«Tutti gli indicatori disponibili confermano che l’intolleranza e la discriminazione motivata dall’antisemitismo e dai pregiudizi religiosi nei confronti di musulmani, cristiani e membri di altre religioni sono in aumento, sia ad est che ad ovest». Con una dichiarazione pronunciata ieri durante i lavori della conferenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) dedicata ai diritti umani e le libertà fondamentali in corso a Varsavia, Mattia Ferrero, esperto della Missione della Santa Sede presso l’istituzione internazionale, ha esortato gli Stati aderenti all’Osce a prendere coscienza che «gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele e le successive violenze in Medio Oriente hanno scatenato un’ondata di discriminazione e odio antisemita e anti-musulmano». La Santa Sede, ha aggiunto con preoccupazione, «è particolarmente allarmata dal crescente numero di attacchi contro sinagoghe, moschee, chiese, cimiteri e siti religiosi, che costituiscono un’ampia percentuale di atti di violenza motivati dall'antisemitismo e da pregiudizi antireligiosi».