· Città del Vaticano ·

La testimonianza da Beirut di Maurizio Ranieri, responsabile dell’ong WeWorld

Una nuova sfida per i libanesi e i siriani provati
da anni difficili

Syrian refugees, who fled from southern Lebanon villages due to ongoing hostilities between ...
05 ottobre 2024
«Da quando il conflitto è degenerato c’è molta tensione e paura nei libanesi che rivedono un film che hanno già vissuto». Al telefono da Beirut il responsabile dell’ong WeWorld, Maurizio Ranieri, racconta al nostro giornale la nuova quotidianità della capitale libanese segnata da un sottofondo costante di bombardamenti e colonne di fumo che si alzano all’orizzonte. «Prima erano soprattutto durante la notte, mentre ora le bombe cadono anche di giorno», afferma Ranieri, responsabile di una ong presente nel Paese dei cedri dal 2006 con progetti di assistenza umanitaria soprattutto nella Valle della Bekaa e nel distretto di Akar. A essere particolarmente colpita dai raid israeliani è la zona sud di Beirut, il sobborgo di Dahieh considerato una roccaforte di Hezbollah; mentre i ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati