· Città del Vaticano ·

Il 4 ottobre di venticinque anni fa usciva «Hours...» di David Bowie

Ore collezionate in musica

 Ore collezionate in musica  QUO-224
03 ottobre 2024
In un’intervista rilasciata il 17 gennaio 1973 a Russell Harty, così David Bowie definì sé stesso: «Sono un collezionista. Mi rendo conto che ho sempre collezionato personalità e idee». Parafrasando il titolo di un celebre romanzo di Luigi Pirandello, Bowie è stato «uno, nessuno e centomila», incarnando nella sua stessa persona i tratti delle identità che lo hanno maggiormente colpito, per poi trasfigurarli in un’arte dove il corpo, l’immagine e la musica, altro non sono che lo strumento di un’espressività senza limiti e di una personalità misteriosa, imprevedibile e sfuggente. Se l’estetica drammatica della teatralità Kabuki, l’arte mimica di Lindsay Kemp, le metodologie compositive suggerite da William Seward Burroughs e la frenesia irresistibile ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati