· Città del Vaticano ·

Quando si aggiustavano le cose per ridare loro un supplemento di vita

Vuoto a rendere

 Vuoto a rendere  QUO-222
01 ottobre 2024
Le nostre generazioni cresciute con l’idea dell’usa e getta, del monouso, del vuoto-a-non-rendere fanno fatica a immaginarsi la vita quando il nuovo era molto più raro di oggi e bisognava riparare le cose, aggiustarle per ridare a esse un supplemento di vita. Per poterle avere ancora con noi al nostro fianco, le stesse di sempre, e non altre nuove, questo sì, ma di sicuro più estranee, niente affatto familiari, a cui bisognava farci la mano, meno comode anche se forse più belle e attraenti a giudicare da come le mostra la pubblicità. Dove abito io lentamente sono scomparsi nel tempo quasi tutti gli artigiani: il ciabattino, quello che aggiustava i piccoli elettrodomestici e che faceva anche l’antennista. L’orologiaio è morto tempo fa senza lasciare eredi, si chiamava Celeste, quale nome ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati