· Città del Vaticano ·

Il benvenuto della rettrice dell’ateneo

Verso il futuro attenti alla cura della casa comune

 Verso il futuro attenti alla cura della casa comune  QUO-221
30 settembre 2024

La crisi climatica, le emozioni e l’impegno, le disuguaglianze, il ruolo delle donne e gli atteggiamenti di sobrietà e solidarietà di fronte all’emergenza ambientale. Sono i temi attorno ai quali la comunità dell’Université Catholique de Louvain-la-Neuve ha sviluppato una riflessione, sfociata poi in una lettera condivisa con Papa Francesco. Gli argomenti sono stati presentati da Françoise Smets, rettrice dell’ateneo, nel discorso di benvenuto rivolto al Pontefice in occasione dell’incontro di sabato pomeriggio, 28 settembre.

Esprimendo gioia a nome di tutti i membri dell’istituzione, la professoressa si è detta grata specialmente per la presenza del Pontefice in occasione dell’anniversario dell’Università, la cui bolla di fondazione fu firmata da Papa Martino v quasi 600 anni fa.

Ha poi ricordato il viaggio di san Giovanni Paolo ii, nel maggio 1985: «Fu un momento indimenticabile di emozione condivisa per la nostra comunità e per la giovane città di Louvain-la-Neuve, che da allora è cresciuta notevolmente».

La visita di Papa Francesco si configura così, per la rettrice, come un’opportunità per discutere «alcune delle principali questioni che oggi tutti noi dobbiamo affrontare, in particolare le giovani generazioni, che sono ben rappresentate in questa aula».

L’emergenza climatica, ha spiegato Smets, è avvertita come questione fondamentale: «I dati scientifici ci avvertono che il superamento dei limiti del pianeta rappresenta una grave minaccia per le popolazioni e l’equilibrio degli ecosistemi». Inoltre, ha proseguito, «come comunità scientifica abbiamo la grande responsabilità di condividere i fatti comprovati in modo rigoroso, critico e comprensibile». Se, ha continuato la docente, «è nostro dovere aiutare la società ad aprire gli occhi», l’università svolge un ruolo peculiare contribuendo al cambiamento «attraverso la ricerca, l’insegnamento e i servizi offerti alla società».

Tutto ciò «si ricollega al suo appello nella Laudato si’, l’enciclica dedicata a quella che chiama “cura della Casa comune”» ha rimarcato la rettrice citando alcuni passi che la comunità dell’ateneo ha recepito come fonte di ispirazione.

L’accademica ha evidenziato come nei suoi sei secoli di storia l’Université Catholique de Louvain-la-Neuve abbia sempre cercato di «rimanere innovativa e pionieristica, evolvendo con la società e ispirando le nuove generazioni». Da qui, la promessa di proiettarsi nel futuro aperti a tutti, attenti alla diversità delle culture e attenti alle sfide della transizione ambientale e sociale.