In Malawi una struttura
27 settembre 2024
Era il 2006 quando a Bakala, nel sud del Malawi, aprì i battenti la “Half Way House”, grazie alla proficua collaborazione tra l’associazione Prison fellowship, la Caritas locale e la congregazione della Compagnia di Maria. Nata come un sogno e poco più che un’utopia, questa prigione senza sbarre e senza muri — ma con le guardie sì — è diventata immediatamente un’isola felice in cui i detenuti all’ultimo anno di pena prima del rilascio possono formarsi e imparare un mestiere, dall’elettricista al falegname, dal carpentiere al sarto. Dopo 10 anni l’esperienza è stata riconosciuta ufficialmente dal governo di Lilongwe che l’ha istituzionalizzata come struttura alternativa e oggi, dopo 20 anni di vita, il bilancio continua a essere positivo, con un abbattimento della recidiva pari al 30%. «Questa casa ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati