· Città del Vaticano ·

Il 46° viaggio apostolico di Papa Francesco - Lussemburgo
Nel saluto del primo ministro Luc Frieden

Un impegno comune
per la democrazia

 Un impegno comune  per la democrazia   QUO-218
26 settembre 2024

«È nostro dovere, in quanto responsabili politici, impegnarci ogni giorno, qui e in tutto il mondo, per la pace, la democrazia, i diritti umani e il rispetto del diritto internazionale»: questo il richiamo fondamentale espresso dal primo ministro del Lussemburgo, Luc Frieden, nel saluto rivolto a Papa Francesco durante l’incontro con le autorità. Dalla capitale del Granducato, che è anche — insieme a Bruxelles e Strasburgo — «una delle tre capitali dell’Unione europea, un crocevia di scelte per i cittadini europei», il capo del governo ha rimarcato che «l’Europa è un progetto di pace e di valori condivisi che va difeso ogni giorno».

Nel suo intervento, inoltre, Frieden non ha mancato di evidenziare i «principi fondamentali della democrazia» quali «la libertà di coscienza», la libertà di «manifestare o meno le proprie convinzioni filosofiche o religiose, nonché la libertà di non vedersi imporre una religione». Di tali principi ha garantito il rispetto, insieme all’impegno collettivo per tutelare e promuovere la dignità umana che «è inviolabile».

Al riguardo, il primo ministro ha colto l’occasione per ringraziare tutte le persone «spesso volontarie» che ogni giorno si adoperano per «aiutare i più vulnerabili e svantaggiati».

Al contempo, ricordando la «netta separazione» tra Chiesa e Stato presente in Lussemburgo, nonché «la secolarizzazione della società» Frieden ha comunque sottolineato che «le religioni non vivono al di fuori» del contesto sociale, bensì sono parte di esso e pertanto «devono, nel mutuo rispetto, contribuire ad arricchire i dibattiti su questioni etiche, sociali e ambientali».

Infine, il primo ministro lussemburghese ha ricordato la figura di san Villibrordo, «missionario e grande europeo prima dell’Unione europea», vissuto nell’ viii secolo: da quell’epoca, ha affermato Frieden, il mondo è cambiato «in maniera significativa». Un punto, però, non è mutato e anzi deve rimanere ben saldo: è «il messaggio di pace, amore per il prossimo e dignità umana che è comune a tutte le religioni e che deve essere l’obiettivo di ogni essere umano».