24 settembre 2024
«Sotto la Vela dove vendevo la morte — racconta Davide Cerullo in L’orrore e la bellezza (AnimaMundi 2021) —, spesso passavano una suora e un pittore, due figure che mi inquietavano con le loro domande. Due persone che non avevano i miei stessi soldi, che non si potevano permettere quello che mi potevo permettere io, eppure erano felici, di una felicità che non si compra e che non si può nemmeno vendere, ma che è contagiosa. (…) Spesso, di nascosto dalla mia famiglia e dai miei amici, andavo a parlare con lei dove viveva, e lei non mi ha mai chiuso la porta in faccia (…). Con lui non mi sentivo più un oggetto ma un soggetto di recupero, riciclato e reinventato».
L’ex bambino nato alla periferia di Napoli negli anni Settanta del Novecento — inizialmente finito in quella delinquenza proposta e ...
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