· Città del Vaticano ·

L’invito del Pontefice al “Christmas contest”

Cantare la speranza
dei giovani

 Cantare la speranza dei giovani   QUO-215
23 settembre 2024

«Cantate la speranza per quei vostri coetanei che l’hanno smarrita per tanti motivi: la miseria, la malattia, la guerra, la migrazione forzata, i problemi in famiglia, a scuola, con gli amici»: è l’invito del Pontefice ai giovani musicisti partecipanti al “Christmas contest”, concorso promosso dalla Fondazione pontificia Gravissimum Educationis - Cultura per l’Educazione, che raccoglie brani inediti ispirati al Natale. Ecco il testo del discorso di Papa Francesco consegnato stamane, lunedì 23 settembre.

Cari fratelli e sorelle, benvenuti!

Saluto la Fondazione pontificia Gravissimum Educationis - Cultura per l’Educazione, impegnata a trasmettere la proposta educativa e culturale della Chiesa. E saluto soprattutto voi giovani, che avete investito il vostro talento in questo Concorso un po’ particolare, che vuole essere un’occasione di crescita umana.

Mi piace ricordare con voi, giovani cantanti e musicisti impegnati nel promuovere i valori dal Natale, che la nascita di Gesù fu accompagnata da un canto celeste: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che Egli ama» (Lc 2, 14). L’Incarnazione di Gesù Cristo, che porta al mondo la vera pace — e quanto ne abbiamo bisogno oggi! — ha ispirato nei secoli innumerevoli artisti di ogni lingua e cultura, che hanno tracciato nel mondo sentieri di fratellanza.

Voi vi inserite in questa grande scia, con la vostra originalità, le vostre storie, le vostre voci. Ed è sempre lo stesso Amore di Dio, fatto uomo in Gesù Cristo, che parla ai vostri cuori.

Nella giovinezza, nel desiderio di esprimere la vostra vocazione artistica, nel cammino umano e cristiano voi tutti, in modi diversi, sentite l’attrazione del mistero dell’Amore che si incarna, e lo manifestate con il canto e la musica. E così cantate la speranza anche per quei vostri coetanei che l’hanno smarrita per tanti motivi: la miseria, la malattia, la guerra, la migrazione forzata, i problemi in famiglia, a scuola, con gli amici. Forse qualcuno di questi giovani sarà toccato dalla vostra testimonianza! Sì, c’è bisogno del talento dei giovani, della creatività, spinti non dagli idoli del denaro e del successo ma dalla passione per la bellezza, per la fratellanza, per il Signore Gesù che salva e dà senso alla nostra vita.

Cari amici, vi auguro buon lavoro e buon cammino! Vi benedico e vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie!