20 settembre 2024
Una panoramica sullo stato delle prigioni nel continente asiatico: dall’Iran, dove le condizioni di detenzione rimangono particolarmente dure, all’Afghanistan, che dal ritorno dei talebani al potere nel 2021 è segnato da condizioni carcerarie ancora più rigide, passando per il sovraffollamento delle prigioni nelle Filippine, a un racconto sulla difficile realtà del Pakistan, fino ad arrivare alle attività della Comunità di Sant’Egidio tra i detenuti condannati a morte in Indonesia. Il continente asiatico, infatti, è caratterizzato da una piuttosto diffusa resistenza all’abolizione della pena di morte, misura punitiva antitetica alla funzione basilare del carcere come luogo di riabilitazione e reinserimento sociale dei detenuti.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati