Giovani impegnati
Un incoraggiamento a continuare nella preparazione dei «giovani ad approfondire la comprensione delle più urgenti questioni sociali del nostro tempo» affinché promuovano «cambiamenti efficaci nelle proprie comunità» è stato rivolto dal Papa al Movimento internazionale di studenti cattolici (International Movement of Catholic Students - imcs ) “Pax Romana” ricevuto in udienza stamane, venerdì 20 settembre, nella Sala del Concistoro. Ecco il testo del suo saluto.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Saluto di cuore tutti voi, membri del Movimento internazionale di studenti cattolici Pax Romana, insieme ai vostri amici e famigliari, e vi ringrazio per la vostra visita. Apprezzo il vostro impegno a promuovere la giustizia sociale e lo sviluppo umano integrale, ispirato dalla fede cattolica e dalla sua visione di un mondo sempre più conforme al disegno d’amore per la famiglia umana.
Seguendo le riflessioni del Sinodo sui giovani del 2018, ho incoraggiato i giovani ad essere in particolar modo «protagonisti della rivoluzione della carità e del servizio» (Esort. ap. postsin. Christus vivit, 174). La vostra presenza, la vostra attività — in contesti accademici, negli ambienti di lavoro o per le strade delle città — persegue questo fine operando per costruire un mondo più compassionevole, armonioso e fraterno. Penso, ad esempio, all’opera di educazione e di formazione condotta dai vostri centri in Francia, Thailandia e Kenya, basata sulla testimonianza del Vangelo e sulla dottrina sociale della Chiesa. Promuovendo un senso di cittadinanza globale e incoraggiando l’azione a livello locale, il vostro Movimento prepara i giovani ad approfondire la comprensione delle più urgenti questioni sociali del nostro tempo, e li abilita a promuovere cambiamenti efficaci nelle proprie comunità, servendo così da lievito evangelico.
In questi giorni, mentre procediamo nell’attuale Sinodo sulla sinodalità, vorrei incoraggiarvi, come singoli e tutti insieme, a coinvolgervi nel percorso sinodale della Chiesa, fatto di cammino condiviso, di ascolto, di partecipazione e di impegno in un dialogo aperto al discernimento, e così pure ad essere attenti alla dolce voce dello Spirito Santo. Vi incoraggio inoltre ad accogliere la prossima celebrazione dell’Anno Santo 2025 come speciale occasione di rinnovamento personale e di arricchimento spirituale in unione con tutta la Chiesa. L’eloquente simbolo della Porta Santa attraversata dai fedeli a Roma, ci ricorda che noi siamo tutti pellegrini, tutti in cammino, chiamati insieme a un’unione più profonda col Signore Gesù e alla disponibilità alla forza della sua grazia, che trasforma la nostra vita e il mondo in cui viviamo.
Cari giovani amici, spero che la vostra presenza a Roma e il nostro incontro di oggi siano fonte di rinnovata ispirazione per il vostro impegno a «lavorare per lo sviluppo della pace, dell’armonia, della giustizia, dei diritti umani e della misericordia, e così per la propagazione del regno di Dio in questo mondo» (Christus vivit, 168). Affidandovi tutti all’intercessione di Maria, Regina della Pace, e del beato Pier Giorgio Frassati, che spero di annoverare tra i santi nel prossimo Anno Santo, vi benedico di cuore, e vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie!