Flannery, la scrittrice
20 settembre 2024
Quel filo di insofferenza che si nasconde anche al fondo degli affetti più cari, e si rivela quando meno ce lo aspettiamo. E l’ambiguità di un gesto di tenerezza che diventa un’umiliazione terribile per chi lo riceve, insieme alla pretesa di essere sempre nel giusto, senza lasciarsi scalfire da quello che succede intorno, sordi davanti a una risposta, quando la risposta è incomprensibile, ciechi di fronte a uno scenario mutato. Una pretesa che diventa ostinazione, miopia, alla lunga prevaricazione.
Flannery O’Connor è maestra nel mostrarci con dura sincerità il “guazzabuglio” del cuore umano, come lo chiamava Alessandro Manzoni. E il suo splendido racconto Everything That Rises Must Converge — messo in scena in questi giorni a Roma, su invito della conferenza Power of the Word Project 2024, dalla ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati