Aiutare i bambini di Gaza
«I bambini di Grotte di Castro... per i bambini di Gaza: aiutiamoli a ritrovare il loro futuro» è lo slogan dell’iniziativa presentata a Papa Francesco da don Tancredi Muccioli, parroco nel comune viterbese, all’udienza generale di stamane in piazza San Pietro.
«A inizio estate alcuni giovani chierichetti mi hanno proposto di fare una raccolta per la Terra Santa: insieme abbiamo pensato di mettere in vendita le note marmellate delle monache trappiste di Vitorchiano, inviando il ricavato al patriarcato di Gerusalemme».
«Tramite le suore del Verbo Incarnato di Bagnoregio abbiamo contattato una loro consorella che si trova proprio a Gaza e così è iniziata l’avventura» ha spiegato il parroco di San Pietro apostolo che stamane ha consegnato alcuni barattoli della pregiata confettura al Papa. «A luglio e ad agosto i ministranti si sono impegnati nella vendita di oltre 400 confezioni di marmellata, andate veramente a ruba». Il ricavato è stato inviato alla parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, da cui, conclude don Muccioli, «ci è giunto un video con il ringraziamento del parroco Gabriel Romanelli, che invita i nostri giovani a pregare per la pace, perché finisca questa guerra che ha già portato via tantissime vite».
A distanza di dieci anni dal suo battesimo, Martina ha sentito nuovamente sul suo volto la carezza del Papa. Nel 2014, quando era ricoverata all’ospedale Bambino Gesù insieme con i genitori venne ricevuta da Francesco a Santa Marta. E alla vigilia di una delicata operazione agli occhi venne battezzata dallo stesso Pontefice. Un legame nato grazie alle suore di Carità dell’Assunzione. Anche stamane alcune di loro, tra cui suor Mariangela Marognoli, hanno accompagnato altre famiglie assistite, oltre a quella di Martina: come i genitori di Fabio — di origine filippina, morto nel 2020 a 6 anni e che il Papa aveva incontrato nel 2014 — e il dodicenne Matteo insieme con la mamma e il papà adottivi.
Particolarmente significativo l’incontro di Francesco con una quarantina di coppie della Provincia dei viaggiatori della Comunità dell’Emmanuele, venute in questi giorni in pellegrinaggio a Roma dalla Francia «per rafforzare la conoscenza e l’attaccamento alla Chiesa, e diventare sostegno solido per il popolo dei nomadi».
Appena sceso dalla papamobile, come di consueto il Pontefice ha salutato a uno a uno i lettori. Tra loro Arturo López Ramírez e Monika Nowak, che lavorano rispettivamente nelle edizioni spagnola e polacca de «L’Osservatore Romano»: si sposeranno sabato 28 settembre.
E una lunga storia d’amore l’hanno testimoniata in piazza San Pietro i coniugi Antonio Corsello e Luigia Cimino. Il 13 settembre hanno infatti festeggiato i 55 anni di matrimonio. E stamane, accompagnati dai due figli, per incontrare il Papa sono arrivati da Pescara, dove vivono, «anche se siamo originari della Sicilia» tengono a precisare.
Durante l’udienza, i protagonisti e gli autori del primo musical dedicato al beato Carlo Acutis — “L’influencer di Dio” è il titolo — hanno presentato la loro opera a Francesco. Fanno parte dell’oratorio di Santa Paola Frassinetti a San Calogero, comune della provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Porteranno in scena l’opera in tutta Italia e stamane, accompagnati dal parroco don Andrea Campennì, hanno chiesto al Pontefice «una speciale benedizione per il nostro musical».
Al termine della catechesi il Pontefice, salutando i fedeli di lingua italiana, si è rivolto anche ai partecipanti al congresso della Confederazione benedettina, presenti in circa trecento tra abati, priori, monache e suore provenienti da ogni parte del mondo.
Tra i presenti, Margareth Menezes, ministro della Cultura del Brasile, promotrice e referente principale per i progetti riguardanti le celebrazioni, nel 2026, del bicentenario delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Sempre dalla terra brasiliana e anche dalla Bolivia, un gruppo di laici e di suore appartenenti all’Associazione Amici di madre Chiara Ricci — quest’anno ricorre il 190° della sua nascita — sono venuti dal Papa per essere incoraggiati nel loro servizio. Con loro alcune suore francescane angeline, l’Istituto fondato da madre Ricci.
Il cardinale Mauro Piacenza ha accompagnato una delegazione, circa 25 persone, degli assistenti ecclesiastici delle diverse sezioni nazionali della Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre”, riuniti in questi giorni a Roma.
di Fabrizio Peloni