· Città del Vaticano ·

L’arte

Manet e la ferrovia

 Manet e la ferrovia  QUO-210
17 settembre 2024
Considerata all’epoca il simbolo del trionfo della rivoluzione industriale e del progresso scientifico, la ferrovia esercitò un potente fascino su Édouard Manet. Un fascino che si tradusse in un quadro intitolato, rigorosamente, La ferrovia, che il pittore francese realizzò tra il 1872 e il 1873. La tela fa parte di una serie di opere tutte raffiguranti la stazione di Saint-Lazare, a Parigi, cara agli impressionisti, in particolare a Claude Monet. Il quadro fu composto en plein air: solo successivamente alcuni dettagli furono aggiunti nel chiuso dell’atelier. Protagoniste del dipinto sono una donna e una bambina. La donna ha uno sguardo pensieroso. Sul grembo regge un ventaglio, un libro aperto e un cagnolino addormentato. Quest’ultimo soggetto costituisce una citazione dalla Venere di Urbino di Tiziano, artista ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati