«Cessi il conflitto in Palestina e Israele! Cessino le violenze» e «gli odi! Si rilascino gli ostaggi, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace»: con tono accorato Papa Francesco è tornato a invocare la pace in Medio Oriente in occasione dell’Angelus domenicale.
Ancora una volta il pensiero è andato alle zone di conflitto nel mondo, come «la martoriata Ucraina» e il Myanmar e anche alle «mamme che hanno perso figli in guerra». «Quante vittime innocenti! Quante giovani vite stroncate!».
Uguale vicinanza Francesco ha assicurato alle popolazioni del Vietnam e del Myanmar colpite da violente inondazioni, invocando il sostegno del Signore «per i defunti, i feriti e gli sfollati». Infine ha ricordato la beatificazione in Messico del sacerdote Moisés Lira Serafín e la celebrazione in Italia della Giornata dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
In precedenza, il Papa aveva offerto ai fedeli presenti in piazza San Pietro e a quanti lo seguivano attraverso i media una riflessione sul Vangelo di Marco 8, 29 («Ma voi, chi dite che io sia?»).