· Città del Vaticano ·

Con la conferenza stampa sul volo di ritorno si è concluso il viaggio del Pontefice in Asia e Oceania

Solo la fratellanza
può fermare la guerra

 Solo la fratellanza può fermare la guerra  QUO-208
14 settembre 2024

Il pensiero di Papa Francesco per Gaza dove non si fanno «passi per la pace» 
 e per la Cina «promessa e speranza per la Chiesa» 


Fratellanza: è Papa Francesco stesso a racchiudere in questa parola il significato del suo 45° viaggio apostolico internazionale snodatosi dal 2 al 13 settembre tra l’Asia e l’Oceania. Nel consueto dialogo con i giornalisti sul lungo volo di ritorno che ieri lo ha riportato da Singapore a Roma, dov’è atterrato nel tardo pomeriggio, il Pontefice ha sottolineato più volte l’importanza della fratellanza: in primo luogo, solo essa può fermare a Gaza il conflitto esploso quasi un anno fa. «La guerra sempre è una sconfitta», la guerra «è troppo», la guerra è brutta, ha rimarcato il Pontefice, mentre la fratellanza, quel «darsi la mano», è quanto mai necessaria per promuovere la pace.

Quella stessa fratellanza che Papa Bergoglio ha detto di aver percepito nei quattro Paesi visitati: dall’Indonesia alla Papua Nuova Guinea, da Timor Leste a Singapore, ha sperimentato la fratellanza nel dialogo interreligioso e nella comunicazione, perché «ogni Paese ha una ricchezza diversa dall’altro».

Nel colloquio con la stampa, il pensiero del Pontefice è andato anche alla Cina, rimarcando il desiderio di visitare la grande nazione che rappresenta «una promessa e una speranza per la Chiesa».

Un altro viaggio che Francesco desidera compiere, ha aggiunto, è nelle isole Canarie, terre di sbarchi disperati, per manifestare vicinanza al dramma migratorio che sembra non avere né fine, né confini.

Conferenza stampa