Domani, domenica 15 settembre, Athletica Vaticana sarà al Campionato europeo di ciclismo in Belgio, tra Zolder e Hasselt, nella provincia di Limburg nelle Fiandre. È una partecipazione particolarmente significativa: dal 26 al 29 settembre Papa Francesco sarà in Belgio e, nello stile di fraternità sportiva, la sua squadra metterà su strada una proposta inclusiva e solidale per la pace, nel cuore dell’Europa ferita dalla guerra.
Al via ci sarà Rien Schuurhuis (con il numero 131) che domenica 29 settembre correrà anche il Campionato del mondo a Zurigo: è la terza volta per la “squadra del Papa”, dopo l’esordio ai Mondiali 2022 in Australia e l’edizione 2023 in Scozia.
È la prima partecipazione al Campionato europeo per Vatican Cycling, la Federazione ciclistica vaticana nell’ambito di Athletica Vaticana, membro ufficiale dell’Uci (Federazione internazionale) e della Uec (Federazione europea) da settembre 2021.
La partenza è prevista alle 12.30. Il percorso, che misura 222 chilometri con tratti di pavè, “racconta” la storia del ciclismo che in Belgio ha una straordinaria tradizione di campioni e di popolo.
Nello stile di Athletica Vaticana, in Belgio non si pedalerà “e basta”. Oggi pomeriggio, sabato 14, i ciclisti vaticani abbracciano la comunità cattolica, punto di riferimento per le persone che vivono in condizioni di fragilità e povertà. Ad accogliere il team, il vescovo di Hasselt, monsignor Patrick Hoogmartens. Nella messa, celebrata nella cattedrale di San Quintino, si prega in particolare per tutti i ciclisti — professionisti e amatori — e perché lo sport sia esperienza di pace. Con un particolare ricordo al viaggio compiuto da Giovanni Paolo ii nel 1995 per la beatificazione del missionario Damian de Veuster, che visse nell’Ottocento tra i lebbrosi nell’isola di Molokai, originario proprio della terra che ospita gli Europei di ciclismo.