· Città del Vaticano ·

Nel ringraziamento del cardinale arcivescovo

La fiamma
della testimonianza

 La fiamma della testimonianza  QUO-206
12 settembre 2024

Una visita che «ha acceso la fiamma della nostra fede per farla risplendere ancora di più in noi» in uno spirito di «unità e speranza» per essere «testimoni credibili e validi dell’amore e della verità del Vangelo nelle nostre famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nella società». Così l’arcivescovo di Singapore, il cardinale William Seng Chye Goh, ha descritto gli effetti della presenza di Papa Francesco nel Paese, prendendo la parola alla fine della messa nello Stadio nazionale.

Esprimendo gratitudine per «il privilegio di avere ancora il Papa» in terra singaporiana, a 38 anni dall’ultima volta che un Pontefice — il santo Papa Giovanni Paolo ii — ha toccato il suolo dell’isola, il porporato ha sottolineato come l’Eucaristia appena celebrata «ci unisce nella fede e nell’amore» attorno al sacrificio di Cristo e «con i cattolici di tutto il mondo, sotto la guida spirituale del nostro Santo Padre».

L’augurio del cardinale Goh è dunque che si approfondiscano i legami di unità, «mentre ci impegniamo a percorrere il cammino della sinodalità e del dialogo» e rimaniamo «in comunione, portando avanti la missione che ci è stata affidata».

Solo così, ha concluso il porporato, «la Chiesa potrà portare speranza all’umanità ed essere il faro di Cristo, un faro di amore e misericordia, compassione, giustizia e inclusione».