Fare la cosa giusta
07 settembre 2024
«Voglio mostrarti che in questo mondo alcune cose sono così importanti che per esse si lascia la propria casa, si dice addio ai propri genitori e si cambia tutto: la casa, il nome e la propria fede». Sholem Aleichem (1859-1916), annoverato tra i più grandi scrittori yiddish (fu il primo a scrivere libri per bambini in questa lingua), torna a incantare i lettori italiani. Questa volta lo fa con Moshkele il ladro (Firenze, Giuntina, 2024, pagine 112, euro 12), un «romanzo riscoperto», come evidenzia il sottotitolo.
In questo inedito assoluto, tradotto da Daniel Vogelmann (fondatore dell’omonima casa editrice), lo scrittore e drammaturgo ucraino di origine ebraico-russe pennella una tela in chiaroscuro della società ebraica nella Russia tra la fine del xix e l’inizio del xx secolo, ...
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