· Città del Vaticano ·

Il 45° viaggio apostolico di Papa Francesco - Indonesia e Papua Nuova Guinea
Dopo il congedo da Jakarta

L’arrivo a Port Moresby

 L’arrivo  a Port Moresby  QUO-201
06 settembre 2024

Papa Francesco è nella Papua Nuova Guinea, seconda tappa del 45° viaggio internazionale del suo pontificato. Alle 19.06 (le 11.06 italiane) di oggi, venerdì 6 settembre, il velivolo con il Pontefice a bordo è atterrato all’aeroporto di Port Moresby, capitale del Paese dell’Oceania. Nel continente più distante dall’Europa il Papa resta fino a lunedì 9, quando proseguirà il 45° pellegrinaggio fuori dall’Italia trasferendosi a Timor Leste. Al momento dell’arrivo nella Papua Nuova Guinea si sono uniti al seguito papale il cardinale John Ribat, arcivescovo di Port Moresby; il vescovo Otto Separy, presidente della Conferenza episcopale nazionale; i monsignori Maurizio Bravi, incaricato d’affari “ad interim” della nunziatura apostolica, e Federico Bruno Boni, segretario della stessa; il vescovo Rozario Menezes e il sacerdote Lawrence Arokiaraj, coordinatori locali della visita. Con quasi un’ora di ritardo sul programma l’aereo del Papa — un Airbus a330 della compagnia Garuda Indonesia — era decollato alle 10.37 locali (quando in Italia erano le 5.37) dallo scalo internazionale “Soekarno-Hatta” di Jakarta, dove poco prima aveva avuto luogo la cerimonia di congedo dal Paese asiatico. Al momento di lasciare il suolo indonesiano il vescovo di Roma aveva fatto pervenire al presidente della Repubblica, Joko Widodo, il seguente telegramma:

His Excellency Joko Widodo
President of the Republic of Indonesia
Jakarta

At the conclusion of my visit to Indonesia, I wish to express my profound gratitude to Your Excellency, the local authorities and all indonesians for the assistance and the many kind gestures of fraternity extended to me during these past days. In continuing my apostolic journey to Papua New Guinea, Timor-Leste and Singapore, I will be passing through indonesian airspace on several occasions. Each time, I will fondly remember Your Country, upon which I willingly invoke abundant Divine blessings.

Franciscus