· Città del Vaticano ·

Il saluto del Grande Imam

Una casa per tutti i credenti

 Una casa per tutti i credenti  QUO-200
05 settembre 2024

Una presenza che «è un grande onore per tutti i cittadini indonesiani, pieni di gioia» per l’apprezzamento alla nazione e alla comunità espresso «visitando questo luogo sacro». Così il Grande imam Nasaruddin Umar si è rivolto a Papa Francesco dandogli il benvenuto nella moschea Istiqlal, che può ospitare 250 mila fedeli.

L’edificio non è solo un luogo di culto per i musulmani, ma anche «una grande casa per l’umanità: ritengo che l’umanità sia una» e chiunque, ha aggiunto, «è benvenuto a cercare il bene dell’umanità attraverso questa moschea», che «fin dai suoi inizi ha cercato di mettersi al servizio di tutti».

Oltre ai rituali religiosi islamici, la moschea ospita anche regolari attività interreligiose, interculturali e diplomatiche: sull’area sorgono strutture per lo sport e le arti, scuole e un centro per i giovani Ulama del futuro — i «sapienti» nelle scienze religiose — con programmi per l’educazione delle Ulama donne, in collaborazione con varie università del mondo.

L’obiettivo, ha spiegato il leader religioso, è che «gli alunni diventino responsabili moderati e riconosciuti a livello internazionale». Inoltre tutti possono accedere a una palestra e ai centri di ritiro e business, così come il seminterrato e il parcheggio sono condivisi con chi frequenta la cattedrale.

La moschea «cerca di promuovere la tolleranza religiosa e la moderazione»: ed è prova del suo ruolo la costruzione del Silaturrahim, il «Tunnel dell’amicizia». Visitandolo con il Papa, Nasaruddin Umar ha sottolineato la «bellissima vista che ci invita all’incontro, alla collaborazione, al dialogo, alla condivisione. La nostra speranza è che questo tunnel non serva solo a cristiani e musulmani, ma a tutti delle varie religioni».