· Città del Vaticano ·

Testimonianze

Per la dignità
delle persone disabili

 Per la dignità  delle persone disabili  QUO-200
05 settembre 2024

Una Chiesa che si sta concentrando «sui bisogni di coloro che si trovano nelle periferie». Così il vescovo presidente Antonius Franciskus Subianto Bunjamin ha presentato a Papa Francesco l’impegno della Conferenza episcopale indonesiana nel celebrare il centenario di attività. Lo ha fatto nella nuova sede dell’organismo, ricordando che la vita e il lavoro del Pontefice «riflettono la compassione di Gesù per noi, specialmente attraverso la sua cura dei nostri fratelli e sorelle che sono poveri, deboli, emarginati e sofferenti».

Accanto al presule è seduta Mimi Lusli, che ha perso la vista a 17 anni. Confidando a Papa Bergoglio di aver trovato conforto nella Via Crucis, dove ha incontrato Gesù, che «non mi ha abbandonata, ma mi ha insegnato a navigare nella vita senza la mia vista fisica», ha definito Cristo «nostro faro di speranza» e si è detta certa che «Dio abbia creato gli esseri umani con capacità uniche per arricchire la diversità del nostro mondo, e la disabilità è solo uno di questi aspetti unici».

Nel rimarcare che il ruolo della Chiesa «è cruciale nel garantire la dignità della persona umana» aggiunge che come cattolici occorre assumersi delle responsabilità e «sostenere attivamente i diritti dei disabili». E conclude che la compassione del Papa «ci assicura che non saremo mai dimenticati».

Dopo di lei parla il diciottenne Mikail Andrew Nathaniel, cui sono stati diagnosticati un lieve disturbo dello spettro autistico e una lieve disabilità intellettiva. «Vado in terapia perché il mio corpo e il mio cervello funzionino correttamente» dice al Papa e poiché «i miei genitori mi amano incondizionatamente mi forniscono il miglior terapeuta ed esperto della città». Aspira a essere un ragazzo indipendente e oltre a essere stato selezionato nel contingente di Jakarta Est per i Giochi paralimpici di nuoto, riferisce che sta frequentando un corso da barman e lezioni di chitarra e batteria. Infine prega Francesco di benedire i suoi «meravigliosi genitori e tutti i genitori con bambini speciali, in tutto il mondo».

Da ultimo riprende la parola il vescovo, auspicando che la presenza del Pontefice e l’incontro con lui «portino la gioia del Vangelo e rinnovino la nostra speranza sulla via della santità. Tenga anche noi nelle sue preghiere» affinché «possiamo imitare l’amore incondizionato di Dio con una particolare attenzione per i poveri che, come hanno condiviso Mimi e Andrew, non devono essere dimenticati».