Una promessa, quella di crescere nella fede, nella fraternità e nella compassione. L’ha fatta, a nome della Chiesa indonesiana, il cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta, salutando Papa Francesco a conclusione della messa nello stadio Gelora Bung Karno, ultimo impegno nel Paese prima della partenza per la Papua Nuova Guinea.
Esprimendo la «più profonda gratitudine» dei cattolici, il porporato ha spiegato che la visita in Indonesia ha rappresentato una testimonianza di amore non solo per la comunità di fedeli, ma anche per la nazione, che ha «sperimentato e apprezzato la vicinanza del successore di Pietro fin dall’inizio della lotta per l’indipendenza».
All’incontro con il Papa, ha raccontato il cardinale Suharyo Hardjoatmodjo, «ci siamo preparati con la preghiera, per approfondire la comprensione del suo messaggio e cercare il modo di tradurlo in azione» riassumendolo nelle tre parole scelte come tema della visita: fede, fraternità, compassione. Alla luce di queste premesse, l’impegno a seguire sempre più gli insegnamenti della Chiesa e del Papa:
«Al fianco dei fratelli e delle sorelle di diversa appartenenza religiosa, noi cattolici – ha annunciato l’arcivescovo – vogliamo continuare a crescere nella fede in Gesù in uno spirito di sinodalità». Frutto di tale crescita «è la vera fraternità che vede tutti gli uomini come fratelli e sorelle», così come «segno di un’autentica fraternità è una disposizione compassionevole», che si manifesta in una «particolare attenzione verso i piccoli, i deboli, i poveri, gli emarginati, i disabili e la terra sofferente, la nostra casa comune». Infine, la richiesta di benedizioni e di preghiere per «diventare sempre più fedeli e perseverare nella sequela di Gesù».