Diversi
C’è un po’ di Polonia in questo viaggio del Papa in Indonesia, meglio: un po’ di poesia polacca. Il Papa ha citato un verso della Szymborska «siamo diversi come due gocce d’acqua» e ieri, dialogando con i ragazzi di Scholas Occurrentes ha detto: «La vita va vissuta nelle differenze. Se tutte le cose fossero uguali, se tutti noi fossimo uguali, questo sarebbe una noia». Un’affermazione che si può ritrovare nei versi di Jan Twardowski, Giustizia, due poesie che in modo diverso toccano, delicatamente, lo stesso tema caro al Papa in questo viaggio: il rapporto tra l’unicità del singolo e la ricchezza della diversità.
Giustizia
(Jan Twardowski)
Se tutti avessero quattro mele ciascuno
se tutti fossero forti come cavalli
se tutti fossero egualmente inermi in amore
se ognuno avesse le stesse cose
nessuno sarebbe utile a nessuno
Grazie perché la Tua giustizia è ineguaglianza
quello che ho e quello che non ho
persino quello che non ho a chi dare
è sempre utile a qualcuno
è notte perché poi sia giorno
buio perché splenda una stella
c’è l’ultimo incontro e la prima separazione
preghiamo perché altri non pregano
crediamo perché altri non credono
moriamo per coloro che non vogliono morire
amiamo perché ad altri si è raffreddato il cuore
una lettera avvicina perché un’altra allontana
gli ineguali hanno bisogno gli uni degli altri
è più facile per loro capire che ognuno è per tutti
e cogliere l’insieme.
Nulla due volte accade
(Wisława Szymborska)
Nulla due volte accade
né accadrà.
Per tal ragione si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.
Anche agli alunni più ottusi
della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.
Non c’è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti,
né due sguardi tali e quali.
Ieri, quando il tuo nome
qualcuno ha pronunciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.
Oggi, che stiamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa? Ma cos’è?
Forse pietra, o forse fiore?
Perché tu, malvagia ora,
dai paura e incertezza?
Ci sei — perciò devi passare.
Passerai — e qui sta la bellezza.
Cercheremo un’armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d’acqua.