· Città del Vaticano ·

Nel discorso del presidente della Repubblica

La diversità come dono
e nutrimento dell’unità

 La diversità  come dono  e nutrimento dell’unità   QUO-199
04 settembre 2024

La diversità come dono e la tolleranza come fondamento dell’unità e della pace: sono stati questi i punti cardine del discorso che il presidente della Repubblica dell’Indonesia, Joko Widodo, ha rivolto stamane, mercoledì 4 settembre, a Papa Francesco, all’inizio dell’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Sullo sfondo dell’Istana Negara, uno degli edifici che compongono il complesso del palazzo presidenziale, Widodo ha rimarcato «la gioia e il calore» con cui il Paese asiatico ha accolto la visita del Pontefice, evidenziando come essa rappresenti «un messaggio molto forte e importante perché celebra la diversità».

Una sottolineatura di rilievo, poiché l’Indonesia — ha aggiunto il capo dello Stato — è «un Paese pluralistico, composto da varie etnie, culture, religioni e cerca di coltivare l’armonia in mezzo alla diversità».

«Per l’Indonesia la diversità è un dono e la tolleranza è il nutrimento per l’unità e la pace» ha detto ancora Widodo. Quindi, il richiamo alla Pancasila — i cinque pilastri che fondano la Nazione, ovvero fede in un Dio supremo; umanità giusta e civile; unità; democrazia guidata dalla saggezza; giustizia sociale —, attraverso la quale gli indonesiani possono «vivere in armonia l’uno accanto all’altro».

Si tratta, ha affermato il presidente, di «un principio di pace e di tolleranza» che il Paese asiatico vuole promuovere insieme alla Santa Sede e che è quanto mai «importante proprio in mezzo ai vari conflitti del mondo». Al riguardo, il capo dello Stato ha ricordato la guerra in Palestina e Israele, esprimendo apprezzamento per i numerosi appelli alla pace e alla soluzione dei due Stati, lanciati dal Pontefice.

«La guerra non porta nessun vantaggio a nessuno, la guerra porta solo sofferenza e miseria per i piccoli» ha spiegato il presidente indonesiano, concludendo il discorso con un ulteriore richiamo a rafforzare «la tolleranza per realizzare la pace e un mondo migliore per tutta l’umanità».