04 settembre 2024
Anton Bruckner era un fenomeno a suonare l’organo, apprezzatissimo, una specie di pop star, ma non gliene importava niente. Lui voleva scrivere sinfonie. A lungo però delle sue fatiche orchestrali era il pubblico a non interessarsi. La critica si limitava a stroncarle con malcelato disprezzo. Sarebbe una storia triste ma banale, se non fosse che Bruckner, a duecento anni dalla nascita, il 4 settembre del 1824, è riconosciuto come uno dei maggiori sinfonisti della storia. Come al solito sia gli esperti sia i frequentatori di sale da concerto sono un po’ restii all’inizio ad accettare qualsiasi cambiamento, poi quando di un compositore viene riconosciuto il valore assoluto tutti si allineano e cominciano a opporsi alla prossima novità.
Oggi il maestro di Ansfelden, in Alta Austria, è una specie di monumento, ma ...
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