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Indonesia

L’attesa e l’entusiasmo nel Paese dell’armonia

 L’attesa e l’entusiasmo nel Paese dell’armonia  QUO-197
02 settembre 2024

Nel corso del viaggio apostolico che lo porterà in quattro Paesi, tra cui l’Indonesia, dal 3 al 6 settembre Papa Francesco sarà a Jakarta.

La presenza del Pontefice è accolta con entusiasmo non solo dai cattolici, ma anche dai fratelli e sorelle di altre comunità di fede. Ancor prima che il governo e la Conferenza episcopale indonesiani la annunciassero, la visita papale era stata anticipata durante il Ramadan di quest’anno dal Grande imam della moschea “Istiqlal” — che significa “libertà” o “indipendenza” — durante l’incontro congiunto di Iftar, che si è tenuto nel complesso della cattedrale. Il luogo in cui è ubicata la chiesa cattedrale, vicino alla moschea “Istiqlal”, è un simbolo dell’ideale di una vita armoniosa in Indonesia, dove si trovano contesti religiosi, culturali, etnici e storici differenti.

Siamo davvero grati per la visita di Francesco. Il Pontefice inizierà la sua visita incontrando il presidente della Repubblica d’Indonesia, gli ambasciatori di Paesi amici e i ministri dell’attuale governo. Il Papa incontrerà anche membri della Compagnia di Gesù in Indonesia. Poi visiterà la moschea nazionale, la cattedrale dell’arcidiocesi di Jakarta e la sede della Conferenza episcopale indonesiana, che quest’anno ha celebrato cento anni di vita. Lì il Pontefice benedirà i nostri fratelli e sorelle meno fortunati, malati e disabili. Il momento culminante della visita sarà la messa celebrata con i fedeli nello stadio “Bung Karno”, che accoglierà circa 70.000 persone. I fedeli che non potranno partecipare alla celebrazione con il Papa, vi assisteranno online nelle chiese parrocchiali.

Il comitato ha cercato di preparare al meglio la visita di Francesco, di modo che rimanga memorabile e sia una benedizione per la nazione indonesiana in generale e per i cattolici in Indonesia in particolare. Negli ultimi mesi, ogni domenica i parrocchiani in tutto il Paese hanno pregato insieme perché il Papa fosse benedetto da buona salute per poter compiere questo viaggio apostolico in quattro Paesi molto lontani.

Quando monsignor Bunjamin Antonius Subianto, presidente della Conferenza episcopale dell’Indonesia, ha annunciato ufficialmente la visita, sono stato invitato ad accompagnarlo. Tra i diversi messaggi, vorrei riferire i seguenti.

Anzitutto, la presenza del Papa è davvero molto importante. Di non minore importanza è studiare e approfondire i suoi messaggi e seguire il suo esempio. Sono lieto che all’invito abbia corrisposto la pubblicazione di libri su Francesco. Alcune pubblicazioni sono traduzioni di libri scritti in lingue straniere, alcune assumono la forma di riassunti degli insegnamenti del Pontefice, e ci sono più di cinquecento lettere scritte a Papa Francesco da diverse persone. Il solo volume di quelle lettere fa immaginare che, qualunque sia la convinzione nel cuore dei loro autori, troverà un posto nel cuore del Santo Padre e verrà portata nelle sue preghiere.

Anche l’ambasciatore d’Indonesia presso la Santa Sede, Michael Trias Kuncahyono — che è un giornalista esperto — ha scritto un libro interessante. I mezzi di comunicazione sociale, poi, sono pieni di notizie. Inoltre, per studiare, comprendere e cercare di mettere in atto gli insegnamenti di Papa Francesco si sono tenuti diversi seminari, ai quali sono stati invitati oratori di diverse comunità religiose.

In secondo luogo, vorrei aggiungere che per evitare che alcuni possano rimanere delusi perché non potranno incontrare o anche solo vedere Papa Francesco di persona, quando il Pontefice celebrerà l’Eucaristia nello stadio, nell’arcidiocesi di Jakarta le chiese saranno aperte e i fedeli saranno invitati a partecipare e a ricevere l’Eucaristia.

Il tema indicato per questa visita è costituito da tre parole: «Fede - Fraternità - Compassione». Riteniamo che queste possano essere una sorta di piano d’azione per le dinamiche della crescita della Chiesa cattolica in Indonesia e che siano molto importanti nel contesto del Paese.

I cattolici sono credenti, e non meri appartenenti a una religione. La religione può essere facilmente usata per interessi politici, economici e di altro genere. La fede non può essere usata, perché è una relazione personale con Dio, il cui frutto è diventare “una nuova creatura”. In questa dinamica, uno degli indicatori della vera fede è il frutto della fratellanza. Se non c’è frutto nella fratellanza, allora si può dubitare della fede.

Inoltre, il vero indicatore della fratellanza è la compassione. Se la fratellanza non reca frutto nella compassione, forse non è una fratellanza autentica e sincera. La compassione incoraggerà i credenti ad agire in risposta alla domanda: che cosa dobbiamo fare per rendere il nostro ambiente più umano, uno dei segni della presenza del Regno di Dio?

Poiché Papa Francesco si fermerà solo a Jakarta, molti cattolici indonesiani raggiungeranno il Pontefice nella sua visita a Timor-Leste, Singapore e forse anche in Papua Nuova Guinea. Il governo agevolerà questo progetto.

* Cardinale arcivescovo di Jakarta

di Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo*