· Città del Vaticano ·

Suor Shalini Mulackal insegna teologia a Dehli

Tra seminari e baraccopoli

 Tra seminari e baraccopoli  QUO-194
29 agosto 2024

Suor Shalini Mulackal, docente al Vidyajyoti College of Theology, condivide la sua esperienza di insegnamento della teologia contestuale portando i suoi studenti nelle baraccopoli della città indiana di Delhi in modo che si impegnino più profondamente nella promozione della causa dei poveri.

Suor Shalini Mulackal, della congregazione della Presentazione della Beata Vergine Maria, dal 1999 è docente di teologia sistematica al Vidyajyoti, un importante collegio gesuita di teologia a Delhi, in India. Mentre faceva i master presso lo stesso college, viveva nel bel mezzo di una baraccopoli dove la sua comunità operava e lavorava. La sua esperienza nella baraccopoli divenne la base per l’uso coerente del metodo contestuale della teologia, che cerca di realizzare una trasformazione negli individui e nella società. Durante l’insegnamento, ha continuato a visitare le baraccopoli con gli studenti e li ha guidati nella loro riflessione teologica.

La religiosa è stata fonte di ispirazione per numerosi giovani teologi in India, per il suo stile specifico di “fare teologia”. Porta spesso i suoi studenti nelle baraccopoli, da coloro che vivono letteralmente nella periferia, come in una discarica. Insieme agli studenti, suor Shalini ha spesso partecipato a manifestazioni di protesta di donne che lottavano contro la violenza e lo stupro, nonché a manifestazioni di sfollati e discriminati contro i mega-progetti. Tale partecipazione è servita come azione simbolica di solidarietà verso quei gruppi privati dei loro diritti umani fondamentali.

La religiosa indiana afferma che la sua forza trainante come docente è stata la «passione per Cristo e la compassione per le vittime di sistemi sociali ingiusti». Ella ritiene che lo scopo dell’insegnare teologia sia quello di favorire la trasformazione sia nell’individuo sia nella società. Pertanto questo insegnamento deve partire dalla prospettiva e dall’esperienza dei poveri.

Il metodo di suor Shalini consiste nel sottolineare la necessità di abbracciare un’opzione preferenziale per i poveri e instillare lo stesso fuoco nei suoi studenti. «Attraverso il mio insegnamento, gli esempi e l’interazione con gli studenti — ha dichiarato ai media vaticani — spero che almeno alcuni di essi si impegnino veramente nel servizio dei poveri».

La religiosa della congregazione della Presentazione della Beata Vergine Maria è una forte sostenitrice del portare le prospettive delle donne in tutte le discipline della teologia e in tutti gli aspetti della vita della Chiesa. «Il nostro attuale sistema di formazione in seminario andrebbe cambiato — ha affermato madre Mulackal — nel senso che la leadership della Chiesa responsabile della formazione in seminario in India dovrebbe pensare a come più donne possano essere impegnate nella formazione e nell’insegnamento in seminario».

Suor Shalini ha contribuito al processo sinodale in corso, sia nell’arcidiocesi di Delhi sia presso la Conferenza dei vescovi cattolici dell’India. Passando attraverso il rapporto di sintesi di dieci pagine delle varie diocesi di rito latino in India, ha ricordato come le donne siano state commosse fino alle lacrime quando hanno sperimentato, per la prima volta, l’opportunità di parlare senza paura e di essere ascoltate.

«Sicuramente — ha dichiarato la religiosa — la Chiesa cattolica sotto la guida di Papa Francesco sta facendo tutti gli sforzi possibili per ascoltare le donne e rispondere alla loro situazione. Per esempio il Pontefice, non molto tempo fa, ha nominato tre donne al Dicastero per i vescovi. E nel 2020 ha nominato sei donne nel Consiglio per l’economia in Vaticano. Papa Francesco ha anche permesso alle donne di votare al Sinodo sulla sinodalità».

Suor Shalini Mulakhal sente fortemente che, oggi più che mai, il mondo ha bisogno di religiose impegnate che diano testimonianza con la propria vita. Crede che debbano rispondere ai nuovi bisogni come consulenti, tutor, guide spirituali, teologhe, terapeute, ministre della cura pastorale, attiviste per i diritti umani e ambientali.

#sistersproject

di Greta Pereira