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Quando l’idioma ha un «fascino magico»

 Quando l’idioma ha un «fascino magico»  QUO-193
28 agosto 2024
Era l’autunno del 1921 quando David Herbert Lawrence, allora residente a Taormina, fece conoscenza dei romanzi e delle novelle di Giovanni Verga. Nelle sue lettere lo scrittore inglese manifestava un’aperta ammirazione per l’autore siciliano, di cui elogiava, in particolare, «una carica rivoluzionaria» potenziata da una prosa «ricca, dinamica e colorita». Lawrence sottolineava la capacità di Verga di descrivere «con una accuratezza fuori del comune» i modi e i caratteri della gente di Sicilia, che egli stesso aveva imparato ad apprezzare in virtù di un lungo soggiorno nell’isola. In una lettera del 25 ottobre 1921, indirizzata alla scrittrice scozzese Catherine Carswell, Lawrence affermava che Verga stava esercitando su di lui un «fascino magico». Di conseguenza si chiedeva se ...

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