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I saluti

Il dono della pace per i tanti Paesi in guerra

 Il dono della pace per i tanti Paesi in guerra  QUO-193
28 agosto 2024

Papa Francesco è tornato a invocare «il dono della pace» per i «tanti Paesi in guerra», in particolare per la Palestina, Israele, l’Ucraina, il Myanmar e il Nord Kivu. La sua preghiera si è levata al termine dell’udienza, conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare il gruppo del Senegal, guidato dal Vescovo Mons. Paul Abel Mamba, e quello del Burkina Faso.

Preghiamo Sant’Agostino, che oggi celebriamo, perché i mari e i deserti diventino spazi in cui Dio possa aprire strade di libertà e fratellanza.

Dio vi benedica!

Do un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente al gruppo di studenti e insegnanti provenienti dalla Norvegia. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, oggi celebriamo la Memoria di Sant’Agostino. Lui, dopo un lungo cammino interiore di ricerca, si è reso conto di quanto Dio, il nostro Creatore, ci ami e che i nostri cuori inquieti alla fine trovano riposo e pace solo in Lui. Auguro anche a voi questa esperienza della pace di Dio, che supera ogni intelligenza (cfr. Fil 4, 7).

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor por tantas personas que se ven obligadas a dejar sus hogares en busca de un porvenir, y por quienes los reciben y acompañan, devolviéndoles la esperanza y abriendo nuevos caminos de libertad y fraternidad. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa, Consuelo de los migrantes, los cuide. Muchas gracias.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese, in modo speciale quelli venuti dal Portogallo e i pellegrini delle Parrocchie Cristo Bom Pastor e Nossa Senhora da Paz, di Porto Alegre. Aiutiamo in ogni modo possibile i migranti di oggi, anche con il sostegno della nostra preghiera. Dio vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. Uniamo i cuori e le forze, perché i mari e i deserti non siano cimiteri, ma spazi dove Dio possa aprire strade di libertà e di fraternità. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Da qualche anno dimostrate un grande aiuto samaritano e una grande comprensione per i rifugiati di guerra provenienti dall’Ucraina. Continuate ad essere ospitali con coloro che hanno perso tutto e vengono da voi, contando sulla vostra misericordia e sul vostro aiuto fraterno. Vi sostenga in questo la Sacra Famiglia di Nazareth, che anch’essa, in un momento di pericolo, ha cercato rifugio in un Paese straniero. Dio vi benedica.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti all’incontro estivo per Seminaristi —, ai quali auguro di continuare la formazione nutrendosi della Parola di Dio e del Pane di vita; saluto altresì i gruppi parrocchiali, specialmente quelli di Marinella - Bagnara Calabra e di Rovato. Accolgo con gioia i cresimandi della Diocesi di Chiavari: cari ragazzi e ragazze, con i doni dello Spirito Santo, che avete ricevuto nella Cresima, la vostra amicizia con Gesù è diventata più intima e si alimenta con l’Eucaristia. Per questo vi incoraggio a partecipare con fedeltà alla Messa domenicale e ad accostarvi anche al Sacramento della Penitenza, alla Confessione: è l’incontro con Gesù che perdona i nostri peccati e ci aiuta a compiere il bene. Si dice — ma sono cattive lingue, credo — che la cresima è il sacramento dell’addio, che una volta ricevuta, nessuno torna in chiesa. Credo che non sia verità: voi tornate sempre in chiesa!

E pensiamo ai Paesi in guerra, tanti Paesi in guerra. Pensiamo alla Palestina, a Israele, alla martoriata Ucraina, pensiamo al Myanmar, al Nord Kivu e a tanti Paesi in guerra. Il Signore dia loro il dono della pace.

Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. Ad imitazione di Sant’Agostino, di cui oggi celebriamo la memoria liturgica, siate assetati della vera sapienza e cercate incessantemente il Signore fonte viva dell’eterno amore.

A tutti voi, la mia benedizione!