21 agosto 2024
«Medito tutte le tue opere, considero tutte le tue azioni» (Salmi, 77, 13). L’orante del salmo 77 eleva la sua supplica accorata a Dio in un momento di grande sconforto e tribolazione, paragonabile ad una sorta di «pozzo» (cfr. Salmi, 28, 1; 40, 3; 88, 5.7) da cui la preghiera sale verso il Signore (v. 1). L’angoscia che questi sente (v. 3) è causata dall’assenza di Dio, dalla sua inattività o sordità alle suppliche del popolo, così profonda da turbare le notti dell’orante (vv. 5.7). Peggio ancora: Dio sembra proprio aver respinto il popolo in modo definitivo (vv. 8-11). La voce del salmo 77 esprime, in altre parole, la terribile esperienza dell’indifferenza divina o del suo rifiuto. Di fronte ad una simile condizione, anche in questo caso l’orante segue la via della memoria (vv. 6.12), ...
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