19 agosto 2024
Povertà, disoccupazione, repressione del dissenso, arresti e pugno di ferro con i migranti. La Tunisia di Kais Saied – il presidente al potere dal 2019 e candidato per un secondo mandato alle elezioni di ottobre - è una pentola a pressione pronta ad esplodere. Non un solo segmento della vita sociale, economica e politica del Paese nordafricano funziona come dovrebbe, secondo i canoni dello Stato di diritto. La capofila delle Primavere arabe, scoppiate nel 2011, soffre un disagio visibilmente palpabile guardando ai dati statistici di Statistiques Tunisie. L’inflazione in Tunisia ha raggiunto quota 7,3% (sebbene in calo rispetto a due anni fa quando superava il 9%), la disoccupazione è aumentata al 16,2% e la bilancia dei pagamenti è in deficit di 1603,7 milioni di dinari. Tuttavia il presidente accusato di prise ...
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