In Il dogma in divenire, equilibrio dinamico di continuità e discontinuità (ed. Queriniana) Michael Seewald ricorda in questi termini la posizione del cardinale Walter Kasper sul dogma, inteso come servizio d’amore della Chiesa nei confronti dei fedeli. Perciò: «dalla determinazione che il dogma deve servire l’amore ecclesiale e dall’osservazione che alcuni dogmi non solo non lo fanno, bensì ostacolano tale amore, Kasper trae conseguenze di vasta portata per un potenziale sviluppo dogmatico». Questo nel contesto di una modernità che si interroga sui modi e le forme in cui gestire la fede: non si può essere costretti a credere, ma un aiuto nella scelta della direzione verso la quale orientare le proprie convinzioni è prezioso quanto la preghiera per crescere in esse.
di Sergio Valzania