· Città del Vaticano ·

Sul rapporto tra la narrativa di D’Annunzio e la dimensione universale dei grandi scrittori russi

Le allucinazioni
di Dostoevskij
e il dolore di Tolstoj

 Le allucinazioni di Dostoevskij  e il dolore di Tolstoj  QUO-181
09 agosto 2024
Rimarchevole è stato l’influsso della letteratura russa sulla sensibilità e sulla narrativa di Gabriele D’Annunzio. Una significativa testimonianza, in merito, è offerta dal vate in una lettera del 14 novembre 1892 in cui scrive: «Il Dolore fece di me un uomo nuovo. I libri di Tolstoj e di Dostoevskij concorsero a sviluppare in me il nuovo sentimento». Tale missiva fu composta proprio quando D’Annunzio andava lamentando «la ristrettezza» di prospettiva tipica di un romanzo realista, troppo ligio nel rispetto del nudo dato cronachistico. A questo genere di narrativa mancava «il giusto respiro epico» in cui avvolgere, valorizzandoli, i tumultuosi e contraddittori moti dell’animo. Egli dunque auspicava l’affermazione di un’«arte totale» sul modello della ...

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