Il terreno d’incontro
In Prima della religione. Storia di una categoria moderna (Claudiana, 2022), Brent Nongbri ricorda che «nell’ viii secolo, il monaco cristiano Giovanni Damasceno creò un precedente duraturo classificando i seguaci di Muhammad come cristiani eretici e non come membri di una religione distinta. Benché da una prospettiva moderne possa sembrare strano classificare i musulmani come cristiani, questo tipo di catalogazione si protrasse per secoli tra gli autori cristiani». Da una prospettiva moderna appare sempre più difficile effettuare una netta distinzione tra religioni diverse: la consapevolezza della presenza divina e la ricerca di un contatto con essa rappresentano un terreno d’incontro e non già di divisione tra i popoli. Che questo sia vero in particolare tra le religioni abramitiche è di evidenza sempre maggiore.
di Sergio Valzania