In dialogo
06 agosto 2024
Tra l’estate del 1939 e quella del 1941 Pietro Calamandrei si dedicò a questo lavoro che fu stampato in sole trecento copie destinate ad amici scelti, come regalo di Natale. Oggi, in copia anastatica, preceduto da una prefazione della figlia e seguito dalle numerose lettere di risposta degli amici destinatari, Inventario della casa di campagna (Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2024, pagine 364, euro 21) è ripubblicato, con felice intuito editoriale.
Non si può fare a meno di notare che gli anni in cui fu scritto questo magnifico inventario sono anni in cui si avvia e poi scoppia una guerra destinata a cambiare le sorti d’Europa, una apocalisse. Pietro Calamandrei in quegli stessi anni scrive un diario, lavora, consolida la fede nella democrazia e vive poi, come tutti gli italiani, l’orrore della guerra ...
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