Un rivoluzionario
05 agosto 2024
Vale il necrologio di Gabriele D’Annunzio (i due, per la cronaca, avevano avuto qualche screzio) a riscattare la figura di Giovanni Pascoli, a lungo relegato ai margini della letteratura italiana d’eccellenza. Appresa la notizia della morte (6 aprile 1912, sabato santo), il vate inviò al «Giornale d’Italia» questo conciso ed eloquente ricordo: «Giovanni Pascoli è il più grande e originale poeta apparso in Italia dopo il Petrarca. Questo sarà riconosciuto quando l’Italia rinnoverà anche le vecchie tavole dei valori poetici».
Il necrologio ben si conforma all’obiettivo perseguito da Bruno Nacci che in Giovanni Pascoli. Dal nido al cosmo (Milano, Edizioni Ares, 2024, pagine 164, euro 16) mira a richiamare il valore, non sempre adeguatamente apprezzato, di un uomo che spiccava per ...
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