· Città del Vaticano ·

All’Angelus il Pontefice chiede di evitare l’aggravarsi del conflitto mediorientale
già terribilmente sanguinoso e violento

Basta odio e vendetta!

 Basta odio e vendetta!  QUO-177
05 agosto 2024

Gli attacchi e le uccisioni non sono una soluzione
e non aiutano il cammino della pace


«Basta, fratelli e sorelle! Basta!». Il grido di dolore del Papa per l’escalation del «sanguinoso e violento» conflitto che infiamma il Medio Oriente diventa invocazione accorata affinché si fermino «gli attacchi, anche quelli mirati, e le uccisioni», che «non possono mai essere una soluzione» perché «generano ancora più odio e vendetta». Al termine dell’Angelus di ieri, 4 agosto, Francesco ha lanciato un nuovo appello di pace, chiedendo la ripresa del dialogo tra le parti ed esprimendo la sua vicinanza alla comunità drusa in Terra Santa e alle popolazioni in Palestina, Israele, Libano e Myanmar. «Non soffocate la parola del Dio della Pace — ha esortato — ma lasciate che essa sia il futuro della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero! La guerra è una sconfitta!». Affacciatosi a mezzogiorno dalla finestra dello Studio privato del Palazzo apostolico vaticano, il Pontefice aveva introdotto la recita della preghiera mariana con i fedeli presenti in piazza San Pietro commentando il Vangelo domenicale, tratto da un passo del capitolo 6 di Giovanni (24-35), e invitando a non essere schiavi delle cose materiali ma ad usarle «con libertà, come strumenti per donare e ricevere amore».

L'Angelus