03 agosto 2024
Nell’accezione sveviana, la contemplazione — uno dei cardini del pensiero di Schopenhauer, che una robusta influenza esercitò sullo scrittore triestino — si traduce nell’ascesi e nel rifiuto dell’azione, mentre nel filosofo tedesco essa aveva una valenza positiva e dinamica. Per Italo Svevo l’individuo contemplatore è privo di quella spregiudicatezza propria, invece, dell’individuo lottatore, che permette di tollerare senza avvilimenti la vita borghese.
Il Macario di Una vita è un personaggio di sconcertante mediocrità, che ritiene inutile, addirittura dannosa, l’attività intellettuale. Tuttavia, proprio questa sua concezione gli consente di praticare un facile dominio sugli individui contemplativi, destinati a soccombere, come i pesci «fatti per pescare e mangiare», a opera dei gabbiani. ...
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