· Città del Vaticano ·

Il Pontefice ai partecipanti al XIII pellegrinaggio internazionale dei ministranti

“Con te” è la chiave dell’amore che si fa vicino

 “Con te” è la chiave dell’amore che si fa vicino  QUO-173
31 luglio 2024

«Piangere con chi piange, gioire con chi gioisce, senza giudizi» né «pregiudizi, senza chiusure» né tantomeno «esclusioni»; persino se «non mi sei simpatico» perché «diverso da me» o «straniero», oppure perché «non vieni mai in chiesa» e «dici di non credere in Dio». Ecco cosa significa per Papa Francesco il «con te» scelto come slogan dai giovanissimi partecipanti al xiii pellegrinaggio dell’Associazione internazionale dei ministranti (Coetus internationalis ministrantium - Cim), incontrati in piazza San Pietro nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 30 luglio. In oltre settantamila, accompagnatori inclusi, si sono ritrovati a Roma dal 29 luglio e vi resteranno fino sabato prossimo, 3 agosto, per testimoniare la bellezza della loro missione che consiste soprattutto nel servizio all’altare. Tratto da un versetto del libro biblico del profeta Isaia (41, 10), il motto del pellegrinaggio romano ha ispirato anche il saluto del Pontefice a chierichette e chierichetti. «Nella Messa, nell’Eucaristia» ha spiegato Papa Bergoglio, questo “con te” «diventa presenza reale, concreta di Dio nel Corpo e nel Sangue di Cristo». Ecco allora «il punto-chiave» individuato dal Pontefice, ovvero «il “con te” che possiamo donare agli altri». Infatti, ha chiosato rivolgendosi direttamente a ciascun singolo presente: «Anche tu puoi dire al prossimo “sono con te”» non solo «a parole, ma nei fatti, con i gesti, con il cuore, con la vicinanza concreta».

Il discorso del Papa

La cronaca