Giovani protagonisti
Quasi 200 bandiere — 193 per la precisione — per disegnare a mo’ di puzzle la scritta wyd 2027 World Youth Day, la Giornata mondiale della gioventù (Gmg) che si celebrerà a Seoul nel 2027. È stato inaugurato così domenica scorsa, 28 luglio, presso la cattedrale di Myeongdong, nella capitale coreana, il lungo cammino verso la prossima Gmg che verrà ospitata nel Paese asiatico fra tre anni. Lo ha reso noto la stessa arcidiocesi metropolitana sul proprio sito web.
Alla cerimonia, incentrata sul tema “La speranza si accende a Seoul”, hanno preso parte più di mille ragazze e ragazzi, alcuni anche nord-coreani, ed esponenti del mondo ecclesiale e delle istituzioni. Tra loro il nunzio apostolico in Corea e Mongolia, arcivescovo Giovanni Gaspari; il segretario del Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, Gleison De Paula Souza; rappresentanti diplomatici di otto Paesi; il viceministro coreano della Cultura, dello sport e del turismo, Yong Ho-sung; una ventina di membri dell’Assemblea nazionale e una decina del Consiglio comunale della città ospitante. Presenti anche persone con disabilità e membri delle forze armate, a simboleggiare l’unità e l’inclusione.
L’ingresso solenne dei portabandiera, la creazione del puzzle e la lettura di una dichiarazione per dare il via, ufficialmente, ai preparativi della Gmg, hanno scandito i vari momenti dell’incontro, celebrato a quasi dieci anni — era l’agosto 2014 — dal viaggio apostolico di Papa Francesco nella Repubblica di Corea, in occasione della vi Giornata della gioventù asiatica. Spazio anche all’analisi della dimensione economica della Gmg 2027 che consentirà la creazione di oltre 24.000 posti di lavoro. È seguita la messa solenne, presieduta dall’ordinario locale, l’arcivescovo Peter Soon-taick Chung, e concelebrata dal cardinale Andrew Soo-jung Yeom, metropolita emerito, insieme ai vescovi ausiliari Job Yobi Koo e Paul Kyung Sang Lee, che è anche coordinatore generale del Comitato organizzativo della Gmg 2027, e all’ordinario militare Titus Sang-bum Seo.
Nella sua omelia, l’arcivescovo Chung ha espresso l’auspicio che, attraverso la Gmg, la Chiesa possa offrire ai giovani di oggi «un palcoscenico sul quale possano emergere come protagonisti della loro storia».
«Sono sicuro — ha aggiunto il presule — che questo palcoscenico sarà un’opportunità e uno spazio di speranza per tutti». In quest’ottica, ha concluso l’arcivescovo di Seoul, il raduno mondiale del 2027 rappresenta «un’opportunità inestimabile per i giovani di tutto il mondo, di riflettere e impegnarsi. È indispensabile unire i nostri cuori, pregare insieme e discernere la guida dello Spirito Santo mentre ci prepariamo seriamente a questo cammino».
A simboleggiare l’unità della Gmg, durante la preghiera dei fedeli le intenzioni sono state elevate in varie lingue da giovani provenienti da diversi Paesi, mentre a conclusione della celebrazione, il nunzio apostolico Gaspari ha ricordato che il Papa «guarda a voi, giovani della Corea, con grande fiducia e affetto. Riconosce il contributo essenziale che potete dare alla Gmg 2027 e vi accompagna con la sua preghiera».
Dal canto suo Gleison De Paula Souza si è soffermato sul valore di Seoul «città consapevole della ricca storia e cultura della Corea. È una città che incarna lo spirito di innovazione e di speranza — ha detto —, valori intrinseci alla nostra missione. A tutti i giovani presenti e a quelli che non hanno potuto unirsi a noi, auguro di cuore che questo viaggio sia per voi un momento di scoperta, di crescita e di gioia. Che possiate tornare alle vostre case ispirati e motivati a operare un cambiamento nelle vostre comunità e nel mondo intero. Che anche i nostri cuori si accendano nell’attesa di questa meravigliosa esperienza che ci porterà al 2027».
Annunciata da Papa Francesco il 6 agosto 2023 — come da tradizione al termine della precedente edizione del raduno mondiale delle nuove generazioni svoltosi a Lisbona, in Portogallo — la Gmg di Seoul sarà la 42ª nella storia dell’incontro ideato da san Giovanni Paolo ii . Dopo quasi trent’anni da quella nelle Filippine, risalente al 1995, la Giornata tornerà dunque in un Paese asiatico. In tal modo, ha detto il Pontefice lo scorso anno, «nel 2027 dalla frontiera occidentale dell’Europa ci si sposterà in estremo Oriente. Questo è un bel segno dell’universalità della Chiesa e del sogno di unità di cui tutti voi siete testimoni».
A scandire le tappe del cammino, da qui a tre anni, saranno la diffusione del motto dell’evento, che sarà svelato nei prossimi mesi, e la consegna dei simboli dell’incontro — la croce di legno e la copia dell’icona mariana della Salus Populi Romani — ai giovani di Seoul. L’occasione sarà la celebrazione diocesana della Gmg, che si terrà il 24 novembre, nella solennità di Cristo Re. Nel 2025, invece, nel contesto dell’Anno santo indetto da Papa Francesco, i giovani saranno protagonisti di uno dei numerosi appuntamenti del Giubileo, durante un avvenimento dedicato interamente a loro e in programma dal 28 luglio al 3 agosto del prossimo anno. (isabella piro)