· Città del Vaticano ·

Padre Davide Maria Turoldo e Pier Paolo Pasolini in dialogo

Una domanda atea di sacro

 Una domanda atea di sacro  QUO-169
26 luglio 2024
I maggiori saggisti italiani della seconda metà del Novecento, tutti di solida formazione e cultura laica, hanno avuto una apertura significativa verso il sacro, verso le tematiche del nascosto e dell’innominabile. Tutti rigorosamente laici, ma non piattamente laicisti. Penso a Nicola Chiaromonte, Geno Pampaloni, Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Leonardo Sciascia, e perfino a Giorgio Manganelli, un intellettuale che ha fatto della sua ironia scettica e corrosiva la cifra di qualsiasi articolo e intervento pubblico. A proposito di Manganelli vorrei subito ricordare una lettera straordinaria del 1973 alla cognata, dopo la morte dell’amato fratello, in cui scrive tra l’altro che Dio, questa parola «terribile antica», va forse pensata come un «luogo»: l’unico luogo nell’universo in cui noi tutti siamo da ...

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