In Un Concilio universale permanente (Jaca Book, 2021) Raimon Panikkar scrive: «I “prossimi” della Chiesa sono le altre religioni. Questo è il problema inevitabile del pluralismo. Senza di questo la tolleranza si riduce solo a un male minore, che si pratica quando il tollerato non ha potere e si sospende quando l’altro ci minaccia troppo sul serio. Lo si elimina allora per non doverlo tollerare. Non intendo per pluralismo l’accettazione riluttante dell’esistenza della pluralità di altre religioni o l’affermazione che tutte sono uguali, ma il riconoscimento che, essendo differenti, nessuna istanza umana è giustificata a eliminarle». Una critica radicale del proselitismo insieme alla pretesa del rispetto per la fede di ciascuno. Un modo per accogliere la profondità inconoscibile dell’agire divino.
di Sergio Valzania