La cosa più bella della vita? È fare la pace. Parola di Papa Francesco, che lo ha ripetuto stamane ai bambini ospiti del Centro estivo per i figli di dipendenti vaticani. Anche quest’anno il Pontefice ha voluto incontrare i piccoli insieme con gli animatori dell’iniziativa; però non nell’Aula Paolo vi , come nelle edizioni precedenti; bensì all’aperto, presso il centro sportivo realizzato di recente nei Giardini e dedicato a San Giuseppe.
Dopo un saluto e un ringraziamento ai benefattori incontrati a Santa Marta, infatti, Bergoglio ha raggiunto in automobile l’area delle attività sportive e ludiche, accompagnato dal salesiano don Franco Fontana, responsabile dell’organizzazione delle settimane dell’Estate ragazzi in Vaticano.
Un altro breve incontro, stavolta con gli animatori, ha preceduto la conversazione tra il Pontefice e i ragazzini. Rispondendo alle loro domande e ai loro interventi, ispirati al percorso di riflessione e attività che stanno seguendo in questi giorni, Francesco ha sottolineato il valore della famiglia, dei genitori e del rapporto con i nonni; e ha esortato a lavorare per la pace, perché, ha spiegato, «fare la pace è la cosa più bella della vita». Quindi ha raccomandato di prepararsi all’imminente Giubileo del 2025 «con lo spirito di gioia».
È seguito un momento di preghiera. Del resto ha scritto proprio oggi sull’account @Pontifex, rilanciando l’hashtag #Annodellapreghiera, «la preghiera è la prima forza della speranza».
Infine i bambini e i ragazzi hanno lanciato in aria palloncini colorati, in gomma naturale e perciò biodegradabili, su ognuno dei quali erano scritte parole del Papa: «A te, caro ragazzo, a te, cara ragazza, sei prezioso agli occhi di Dio». Con l’augurio che il messaggio possa raggiungere quanta più gente possibile.