· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Cercare Gesù
per Gesù

 Cercare Gesù  per Gesù  QUO-162
18 luglio 2024

«Dice il Signore: ne mangeranno e ne avanzerà anche» (prima lettura). «Apri la tua mano, Signore, e sazia la fame di ogni vivente» (Salmo). E nel Vangelo: «Gesù distribuì pane e pesci ai presenti».

La liturgia di questa domenica ricorda che l’uomo ha sempre avuto fame. Fame di pane, ma soprattutto fame di felicità, di amicizia, di compagnia, di pace, di amore. E Cristo ci dice che lui solo può saziare questa fame. Abbiamo pregato nella “colletta”: «senza di te nulla esiste di valido e di santo».

E la folla lo aveva capito bene. Aveva finalmente trovato qualcuno che pagava per tutti; qualcuno che offriva gratis! Era facile seguire un uomo così!

E noi: perché seguiamo Cristo? Dice sant’Agostino: «Quanti sono coloro che cercano Gesù solo per averne dei favori materiali... La Chiesa è piena di questa gente. Raramente si trova qualcuno che cerca Gesù per Gesù. “Voi mi cercate non perché avete veduto dei segni, ma perché avete mangiato i miei pani. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. In altre parole: voi mi cercate per qualcosa che mi è estraneo; cercatemi invece per me stesso!”».

Cerchiamo Gesù per Gesù: solo allora la nostra fame e la nostra sete saranno saziati! Dice Giovanni Papini: «Signore, abbiamo bisogno di te e di nessun altro: solamente tu ci ami. Solo tu puoi sentire quanto è grande, smisuratamente grande, il bisogno di te in questo mondo. L’affamato si immagina di cercare il pane, e ha fame di te. L’assetato crede di voler l’acqua, e ha sete di te. Il malato si illude di desiderare la salute, e il suo male non è altro che assenza di te. Tutti hanno fame e sete di te, anche quelli che non sanno, anche quelli che non vogliono sapere».

Non andiamo a cercare lontano: il nostro pane è qui! «Beati gli invitati alla mensa del Signore». Cerchiamo, sì, la felicità, la pace, il benessere... Ma non dimentichiamo la Parola di Dio: «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

In questo periodo di vacanza e di riposo, nutriamo la nostra vita di Parola di Dio, di preghiera, di riflessione. E, soprattutto, “viviamo” la raccomandazione di san Paolo: «Vi esorto a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto».

Siamo sempre cristiani coerenti. Il nostro impegno cristiano non deve andare in vacanza! Solo così si potrà avverare anche per noi quello che abbiamo chiesto nella “orazione colletta”: «sorretti e guidati da Dio useremo con intelligenza dei beni di questa terra, nella continua ricerca dei beni eterni».

di Leonardo Sapienza
 

Il Vangelo in tasca

Domenica 28 luglio, XVII del Tempo ordinario
Prima lettura: 2 Re 4, 42-44
Salmo: 144
Seconda lettura: Ef 4, 1-6
Vangelo: Gv 6, 1-15