Un incontro di calcio per far vincere l’accoglienza e la rinascita della speranza. Andranno a sostegno di due ospedali pediatrici, il Bambino Gesù di Roma e il San Salvatore dell’Aquila, i proventi della “Partita del cuore”, che si giocherà il 16 luglio allo stadio Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia, proprio nel capoluogo abruzzese che ancora porta le ferite del sisma del 2009.
Presentata stamani nell’aula Salviati dell’«Ospedale del Papa» sul colle del Gianicolo, la manifestazione sportiva è giunta alla 33a edizione. A scendere in campo per sfidare la Nazionale italiana cantanti, che la promuove, sarà la Nazionale politici. Come da tradizione, l’appuntamento unisce allo sport un intento solidale: quest’anno si tratta dell’accoglienza delle famiglie dei pazienti del Bambino Gesù e dell’acquisto di un ecografo per il reparto di pediatria dell’Ospedale abruzzese.
La scelta del luogo non è casuale: «L’Aquila è una città evocativa, sta lentamente rinascendo dopo il terremoto, è il simbolo della ricostruzione e della speranza, la stessa speranza che cerchiamo di donare ai nostri piccoli degenti e alle loro famiglie, quando li accogliamo per le cure», spiega Tiziano Onesti, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.
«Accoglienza» e «concretezza» sono temi «su cui il Santo Padre insiste molto — prosegue Onesti — per questo a beneficiare della Partita del cuore, anche grazie alle donazioni raccolte mediante il numero solidale dedicato 45585, sarà il “Progetto Accoglienza” della Fondazione Bambino Gesù, che supporta i bambini con gravi patologie e le loro famiglie durante i lunghi periodi di ospedalizzazione». Circa il 30% dei piccoli pazienti ricoverati proviene infatti da fuori regione o dai Paesi più poveri: l’obiettivo è fornire una «casa lontano da casa» per aiutare le famiglie a trovare un po’ di serenità durante il difficile periodo della malattia di un bambino.
L’accoglienza, prosegue il presidente, «non riguarda solo i bisogni basici, il vitto e l’alloggio, dei quali c’è certamente bisogno, ma si declina anche in termini di spiritualità, di formazione, di cura in senso ampio. Il “Progetto Accoglienza” — rimarca Onesti — è sempre attivo, ogni anno e tutto l’anno».
Nel 2023 sono state offerte oltre 140mila notti di alloggio a circa tremila famiglie, e per il 2024 la previsione di costo complessivo — per ospitare lo stesso numero di persone dello scorso anno — è pari a 2,4 milioni di euro, che comprendono le spese per le case di accoglienza, i mediatori culturali, i buoni pasto, i viaggi e i trasferimenti, il personale dedicato.
La partita — a dare il calcio d’inizio sarà la cantante Rita Pavone – verrà trasmessa il 17 luglio sulla Rai e alternerà al gioco alcuni momenti di intrattenimento musicale. Al di là del risultato dell’amichevole, «la vera vittoria — conclude Onesti — sarà la sconfitta della solitudine nella malattia».
di Lorena Leonardi